Crac – Comitato romano per la liberalizzazione dell’aborto e della contraccezione
6 dicembre 1975 – Crac Manifestazione per l’aborto
Dopo l’irruzione alla clinica del Cisa a Firenze e l’incriminazione delle donne per aborto, i gruppi Collettivo femminista comunista romano, Collettivo femminista Magliana, Movimento femminista romano di Via Pompeo Magno, Mld, Nucleo femminista medicina, Donne di Lotta continua, Avanguardia operaia e Partito di unità proletaria, nel gennaio 1975 concordano una piattaforma di azione, che viene presentata il 4 giugno 1975 al Teatro Spazio Zero, per la liberalizzazione dell’aborto.
4 giugno 1975 – Manifesto costituzione del Crac
Giugno 1975 – Manifesto per la raccolta fondi del Crac
Il Crac, con il Comitato cittadino aborto e il Coordinamento Collettivo donne di Torino, l’11- 12 ottobre a Bologna organizza il I convegno nazionale dei gruppi di base che si occupano di consultori e successivamente la grande manifestazione internazionale per la liberalizzazione dell’aborto del 6 dicembre 1975; ma l’aggressione dei compagni di Lotta continua e dell’Autonomia operaia, che vogliono entrare nel corteo di sole donne, fa sì che tutte le organizzazioni di donne dei partiti o gruppi extraparlamentari escano dal Crac.
1976 – Espulsione di Lotta Continua dal Crac dopo la violenza alla manifestazione del 6 dicembre 1975 (da Il manifesto 4 gennaio)
Le donne medico del Crac, Miretta Cugia, Graziana Delpierre, Anna Kohn, Sandra Sassaroli e Simonetta Tosi lanciano un appello a tutte le donne medico per l’applicazione del metodo Karman, la diffusione dei contraccettivi e la presa di coscienza della subalternità alla medicina istituzionale.
4 aprile 1976 – Donne in piazza manifestazione (da La Stampa)
3 Aprile 1976 – Manifestazione nazionale per aborto a Piazza Venezia (foto di Daniela Colombo)
Nell’aprile 1976 la manifestazione contro il voto Dc-Msi, che fa cadere la legge sull’aborto in discussione al senato, vede per la prima volta la confluenza dell’Udi al corteo di protesta.
3 aprile 1976 – Manifestazione per l’aborto. Corteo dell’UDI che poi confluirà con quello femminista (foto di Piero Ravagli)
Il Crac si batterà per il finanziamento pubblico ai consultori autogestiti con una piattaforma sostenuta dal Gruppo S. Lorenzo, dalla Commissione sanità del comitato di quartiere Borgo-Prati, dal Collettivo donne di Casalbertone e della Romanina, dal Collettivo Studentesse fuori sede, dai Collettivi femministi Appio Tuscolano, Ostia, Garbatella, Monteverde, Montesacro, Centocelle e dai Collettivi femministi-comunisti di Magliana, Primavalle e Quartiere Africano.
Febbraio 1976 – Una proposta Crac e Coordinamento romano per i consultori (da effe n. 2)
[1977] – Comunicato sulla proposta di legge del Coordinamento di Torino Crac
Partecipa alle battaglie per l’attuazione della 194 occupando il S. Giacomo.
16 febbraio 1977 – Occupazione del S. Giacomo
15 febbraio 1977 – Sgombero del S. Giacomo (ritaglio)
15 febbraio 1977 – Sgombero del S. Giacomo (ritaglio)